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Breve storia della Giamaica

Conoscete la storia di questa meravigliosa isola dei Caraibi? Leggetela qua!

LA GIAMAICA

TERRA DI PIRATI E CROGIOLO DI RAZZE

Situata nel cuore dei Caraibi tra le isole di Cuba e Hispaniola, la Giamaica, o l'Isola delle Sorgenti come è chiamata dagli indios Arawak, suoi primi colonizzatori, viene "scoperta" nel 1494 da Cristoforo Colombo, che resta affascinato dalla sua bellezza e la descrive come un luogo fantastico e lussureggiante. Il navigatore genovese ne prende possesso in nome del Re di Spagna tra l'indifferenza degli indigeni.

L'isola diviene così, per le carte nautiche, territorio spagnolo. Vedono tutto gli spiriti, cui non piace l'idea di non esser stati interpellati, e nove anni dopo trovano il modo di vendicarsi di Colombo. Quando ripassa da quelle parti, in occasione della sua quarta spedizione nelle Indie occidentali, viene investito da una furiosa tempesta e le sue navi colano a picco in quella che oggi si chiama St.Ann's Bay. Gli spiriti non vogliono ucciderlo, ma solo dargli una lezione.Il navigatore si salva insieme a molti suoi compagni. Trovano approdo ospitale sulle coste giamaicane, ma sono costretti ad attendere ed a convivere con gli indigeni per un anno intero prima che qualcuno venga a recuperarli.

Gli spiriti non sono mai usciti dalla Giamaica, non conoscono il mondo che sta al di là dell'orizzonte. Non sanno, quindi, che gli uomini bianchi non si accontentano di segnare confini sulle carte e di cambiare nome alle terre che incontrano. Negli anni successivi le grandi navi arrivano sempre con maggior frequenza, sbarcano uomini e animali.

Gli animali si mescolano a quelli che già vivevano sull'isola, gli uomini no. Costruiscono ripari, poi case e infine città. Non trattano bene gli indios Arawak. Mentre si impegnano a discutere se queste popolazioni abbiano o meno un'anima, in pochi anni ne estirpano la specie. Lo fanno rapidamente, perchè nel 1655, quando l'isola viene conquistata dagli Inglesi, non c'è più alcuna traccia delle popolazioni indigene.

Nella seconda metà del Seicento la Giamaica diventa il centro della pirateria. Da Port Royal, la capitale che scomparirà nel mare durante il grande terremoto del 1692, i bucanieri del leggendario Henry Morgan partono per le loro imprese. Sotto la protezione del governatore inglese Sir Henry Modyfor saccheggiano navi, cittadine costiere e porti, ma, soprattutto, colpiscono gli interessi spagnoli nei Caraibi.

Dopo il 1672, però, quando Spagna e Inghilterra seppelliscono l'ascia di guerra, i pirati della Giamaica diventano un problema per tutti. Lo risolve il Re inglese Carlo II affidando la pacificazione della zona ed il rispetto dei trattati allo stesso Morgan che, nominato governatore, esegue gli ordini nel migliore dei modi: sterminando tutti i suoi ex compagni di pirateria.

Con il trattato di Utrecht del 1713 la Giamaica diventa il centro di smistamento e distribuzione degli schiavi per l'intero Nuovo Mondo. Gli spiriti vedono lunghe file di uomini nerissimi incatenati percorrere le vie dell'isola e decidono di aiutarli. Le pendici delle Blue Mountains diventano nel 1738 rifugio e base d'azione per i ribelli di Maroons di Nanny, l'eroina giamaicana che guida gli schiavi nella vittoriosa rivolta contro le giubbe rosse inglesi. Proprio alla sua azione si deve la prima, parziale autonomia della parte occidentale dell'isola. Quando muore, Nanny viene seppellita a Moore Town con gli onori che si devono a una regina. Le leggende raccontano che fosse in contatto con gli spiriti e che riuscisse a fermare con le mani le palle di moschetto sparate dagli Inglesi.

Nessuno può dire con certezza se davvero avesse parlato con gli spiriti; di certo riusciva a farsi capire bene dagli Spagnoli che avevano armato e sostenuto la sua rivolta, non per spirito di fratellanza, ma per indebolire la presenza militare inglese. Più gli anni passano e più soffierà forte il vento della libertà.

In Giamaica nascerà e si svilupperà anche la predicazione di Marcus Garvey che, negli anni Venti, diventa il primo profeta dell'autodeterminazione del popolo nero e fonda una linea di navigazione, la Black Star, destinata a riportare in Africa i discendenti degli schiavi.

Dopo l'abolizione della schiavitù, avvenuta nel 1838, le piantagioni di canna da zucchero, tabacco, caffè, banane e cacao dell'isola importano nuova manodopera da altre colonie inglesi, come la Cina e l'India. Sono proprio gli Indiani che insegnano agli indigeni a fumare "ganja", la marijuana, che cresce in gran quantità e che fino a quel momento era stata presa in considerazione più per le sue qualità curative che per altro.

Il 6 agosto 1962, dopo un referendum popolare, la Giamaica diventa una nazione indipendente. Ammaina la Union Jack ed issa il suo nuovo vessillo verde, oro e nero.

da: Bob Marley, il mito del reggae (Gianni Lucini - ed. Sonzogno)