NON MANCATE!!!

Ieri, giovedì 9 luglio, c'è stato forse il concerto più bello e sicuramente il più atteso del Rototom Sunsplash 16° Edizione:  il concerto del mitico Bunny Wailer per la prima volta in Italia.

Il fondatore dei Wailing Wailers, storico gruppo di supporto di Bob Marle, ha deciso di venire in Italia solo ora, nonostante i numerosi inviti ricevuti negli anni passati.  Ed oltre alla musica, ha voluto portare anche il suo messaggio di pace e amore.  Infatti, tra una canzone e l'altra, ha spiegato che ha sempre rifiutato di andare nel cuore della Babilonia moderna perchè ha voluto aspettare un motivo più profondo per fare questo passo. E il motivo è stato un atto di solidarietà e carità nei confronti delle disgraziate vittime del terremoto in Abruzzo e dei loro familiari sopravvissuti.  Infatti 3/4 del cache (guadagno) suo e della band andrà in beneficienza a villaggi etiopi e 1/4 alle famiglie abruzzesi. Un grande uomo, non solo musica ma veri sentimenti.

Per non parlare della musica, un sound pieno e avvolgente che più roots non si può! Ha iniziato con suoi pezzi meno famosi, per poi introdurre a voce il posto da cui lui e gli altri provengono, Bob Marley compreso. Sto parlando di Trench Town, sobborgo di Kingston (capitale della Giamaica).  A quel punto io e la simpatica stefania, con cui ho visto il concerto, ci siamo guardati e abbiamo detto assieme "evvai, ora farà Trench Town Rock"!!!  

E invece no!! 

Hehe, il buon Bunny dopo aver parlato attacca con un pezzo chiamato "We come from Trench Town", molto roots e molto bello... ma non quello che ci aspettavamo!! :)  Appena finito però eccolo che continua con la più famosa canzone dedicata a Trench Town... come avevamo previsto!! Ha solo rimandato un po'  :D

(foto dal sito www.rototomsunsplash.com)

Grande Bunny, veramente vibrazioni bellissime, il suo concerto è volato!! Quando ha fatto l'ultimo pezzo, One Love, il pubblico è andato in visibilio. Non ho mai visto, in questa edizione, il pubblico così appassionato e partecipe con tantio di cori, trombette, applausi e duetti con Bunny che coinvolgeva tutti spesso e volentieri. Quando la canzone è finita e Bunny è andato dietro al palco tutti hanno inziato a chiedere il bis, che però non c'è stato... All'inizio ho pensato "ma dai, potrebbe anche fare ancora un paio di canzoni!".  Poi guardo l'ora e vedo che sono quasi le 2 di mattina!!!  Aveva iniziato a mezzanotte... quasi 2 ore di concerto, ma sono proprio volate!!!

Mi dispiace per il "king of fire" Capleton che ha suonato prima, ma io mi sono infiammato più con Bunny Wailer che con lui!  :)   Bel concerto comunque, ma la vera star della serata era un'altra!

E finiamo come al solito con le foto che quest'anno più mi piacciono, amici vecchi e nuovi di Skavillage e personaggi strani del festival!! 

A domani!

Lo so,  non erano loro la band principale di questa 5° giornata di Sunsplash, ma i Makako Jump sono amici da una vita e il grande Fulvio è una colonna portante della Skavillage Crew, quindi il titolo qua se lo meritano tutto! :)  

I makaki hanno suonato nel pomeriggio, intorno alle 18, nella showcase area, palco dove si esibiscono ogni giorno gruppi italiani e stranieri più o meno conosciuti. 

Purtroppo il loro concerto coincideva con quello dei Misty in Roots, vecchio gruppo anglo-giamaicano che ha incanto tutti con le sue melodie molto da "viaggio" e il suo sound pieno, curato e sofisticato.  Come parlavo anche con Marco di Papastuff (storico sound system triestino), i Misty curano molto la musica a differenza di molti giamaicani che stanno puntanto più sui testi e il cantato che sulla musica, a discapito della qualità generale.  Invece i Misty in Roots, no... si sente che sono inglesi, con il loro "reggae da crociera" o da viaggio anche stavolta non mi hanno deluso, anzi! Quando hanno iniziato la mia preferita, "Dancehall Babylon", ho letteralemnte iniziato a saltare! Bello, bello...

Poi c'è stata la volta dei Groundation, bravi ma un po' sottotono rispetto alle altre volte in cui li ho visti dal vivo (o almeno questa è stata la mia impressione).

E per finire c'è stato Buju Banton, bravo anche lui a dividere il concerto tra i nuovi pezzi molto ragga (non i miei preferiti) e quelli classici del suo repertorio, molto più melodici e convincenti.

La dancehall di Bass Odissey mi è piaciuta a metà, hanno messo un po' troppo ragga con basi elettroniche, che ora va per la maggiore.  Invece quando hanno sfoderato i loro dub plates con riddim classici devo dire che hanno spaccato veramente.

In complesso è stato un bel mercoledì di Sunsplash, niente da dire! :)

Vi lascio con le solite foto di amici Skavillage, che questa volta includono Makako Jump, Lion D, Burnin Fya e un paio di amiche del Rototom Staff!  

A domani!

     

Ieri la giornata al sunsplash è stata caretterizzata dalla pioggia, che ad Osoppo come ogni anno non manca.  Non siamo arrivati alle trombe d'aria di qualche anno fà, ma i neo campeggiatori del festival hanno avuto un assaggio di cosa può succedere qua.

Per fortuna il cielo si è scatenato solo a fine giornata, lasciando in pace i bravissimi Congos, che hanno suonato alle 18:30 creando, con il loro dub cantato con vocine ipnotiche, un'atmosfera quasi irreale per quell'ora. 

Quando hanno suonato "row, fisherman row" è stato bellissimo, li avevo già visti dal vivo alcune volte ma è sempre emozionante!

Anche il grande vecchio Freddy McGregor ha dato spettacolo con i suoi pezzi roots, però non ha cantato quelle che per me sono le sue canzoni migliori, "bobby babylon" e "truths and rights". Gran peccato.

Invece non mi hanno entusiasmato nè Elijah nè Michael Franti & Spearhead dagli Usa, magari non è proprio il mio genere di reggae...

Invece in dancehall i bravissimi giamaicani Lone Ranger e Carlton Livingston hanno cantato alla grande sulle basi roots messe su da Soul Stereo (Francia), infiammando il pubblico a ritmo di ragga sfrenato e reggae melodico. Fire inna Dancehall!!  

Eccovi un paio di foto di pioggia al sunplash, con l'augurio di non farne più!

Oggi per fortuna c'è un bel sole, anche qualche nuvoletta okay... ma niente di preoccupante!
Speriamo bene, oggi c'è una seratona con Misty in Roots, Groundation, Buju Banton e alla dancehall Bass Odyssey!  

Anche per oggi è tutto, a domani!

Ieri i concerti del Rototom Sunsplash mi sono piaciuti a metà, anzi diciamo che più della metà non erano proprio tra i miei preferiti di quest'anno.

Hanno iniziato gli Aggrolites dalla California, USA.  Ma il loro mix di reggae, ska, blues, soul e quant'altro non mi ha entusiasmato, a dire il vero.

Dopo di loro si è esibito Junior Kelly, che ha fatto proprio un bel concerto!  ha tirato fuori più o meno tutte le sue hits storiche come "Love so nice", alternandole a nuovi pezzi del suo album appena uscito. Secondo me aveva la voce un po' stanca da altre date precedenti, ma ha comunque dato il massimo coinvolgendo il pubblico fino alla fine. Grande, bella esibizione!  Poi l'ho anche "beccato" fuori dal palco, mentre si aggirava tra le bancherelle del festival, e non ho resistito dal chiedergli una foto! (vedi qua sotto)

L'ultimo a esibirsi sul main stage del Sunsplash è stato Beenie Man, in forse fino all'ultimo per problemi di aereo. Alla fine lui è venuto, ma la band è rimasta in Francia per via del volo annullato.  Così il "king" della dancehall ha cantato sulle basi, messe su da uno dei one love hi powa che si è improvvisato dj di beenie.  Ovviamente queste improvvisazioni con le basi non rendono come un concerto con band.  Poi Beenie mi è sembrato particolarmente stanco e il suo vocione non risuonava come al solito. Peccato, abbastanza deludente.

Chi non hanno deluso invece sono stati i bravissimi Ward 21, che nella dancehall hanno fatto più di un'ora di show live cantando le loro hits ragga a più non posso!  Il pubblico non faceva altro che scatenarsi, fischiare e suonare le trombette in segno di approvazione ad ogni nuova tune!  Probabilmente è stata una delle volte in cui ho sentito più spesso il tipo con il mega-trombone in azione (chi si è fatto un po' di dancehall di Sunplash sa di cosa parlo, magari lo fotograferò stanotte perchè merita proprio!!)

Anche per questa volta è tutto, mentre scrivo queste righe sul main stage a pochi metri da me stanno suonando i Congos, mitici vecchi padri del dub strumentale cantato, che con le loro vocine ipnotiche mi stanno facendo viaggiare nel loro magicomondo di suoni.... cavolo hanno appena iniziato il loro pezzo forte "Row, Fisherman Row!"  Scappo a ballare!! :)